Il settore bancario spagnolo si appresta a chiudere il 2025 come un anno di redditività storica, con un utile netto aggregato che, solo per le cinque maggiori entità, ha già superato i 24 miliardi di euro nei primi nove mesi. Questa performance stellare è il culmine di un contesto di tassi d’interesse ancora favorevole, di una sorprendente resilienza economica nazionale e dei frutti di un decennio di profonda ristrutturazione. Tuttavia, questo picco di redditività nasconde un profondo paradosso: pur generando una redditività del capitale tangibile (RoTE) di gran lunga superiore a quella dei suoi omologhi europei, il settore bancario spagnolo è scambiato sui mercati con uno sconto persistente. Questo divario si spiega con un contesto normativo nazionale eccezionalmente oneroso, cristallizzato ora in un’imposta permanente sulle banche, che proietta un’ombra di incertezza a lungo termine sulla sostenibilità di questi utili.
- Il Vento a Favore Macroeconomico: l’Eccezionalità Spagnola
- Un’Oasi di Crescita nell’Eurozona
- La Normalizzazione Monetaria: la Fine dell’Espansione Facile
- Bilanci Solidi per Famiglie e Imprese
- Anatomia di un Anno Record: Analisi della Performance del Settore
- Il Margine di Interesse: un Motore al suo Apice
- Oltre gli Interessi: la Necessità Strategica delle Commissioni
- Qualità degli Attivi: la Solidità delle Fondamenta
- Eccellenza Operativa: il Vantaggio Competitivo dell’Efficienza
- I Titani dell’Ibex: un’Analisi Comparativa dei Leader Bancari
- Il Contesto Europeo: il Paradosso tra Redditività e Solvabilità
- Affrontare i Venti Contrari: Rischi Futuri e Oneri Normativi
- L’Ombra Permanente dell’Imposta sulle Banche
- Lo Spettro della Compressione dei Margini
- Il Trilemma del Capitale
- Prospettive Strategiche
Questo rapporto sostiene che il 2025 non è un anno come gli altri, ma un punto di svolta critico. Il principale motore degli utili recenti — l’espansione del margine di interesse (NII) — ha raggiunto il suo plateau ed è destinato a moderarsi con la normalizzazione della politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE). Il successo futuro non dipenderà più dai venti macroeconomici favorevoli, ma dalla capacità di ogni istituto di attuare una strategia difensiva: diversificare le fonti di reddito verso le commissioni, mantenere una ferrea disciplina dei costi e navigare in un complesso triangolo di pressioni tra la remunerazione degli azionisti, i crescenti requisiti di capitale e un onere fiscale unico in Europa.
Il Vento a Favore Macroeconomico: l’Eccezionalità Spagnola
Un’Oasi di Crescita nell’Eurozona
La robusta salute del settore bancario spagnolo nel 2025 è inscindibile dalla solida performance dell’economia nazionale, che si è consolidata come una notevole eccezione di crescita all’interno dell’Eurozona. Mentre le grandi economie industriali come la Germania o l’Italia vacillavano, la Spagna ha sistematicamente superato le previsioni. Organismi come l’OCSE e la Banca di Spagna prevedono un’espansione del PIL del 2,6% per il 2025, una cifra che contrasta nettamente con la previsione anemica dell’1,2% per l’intera Eurozona.
Questo dinamismo si basa su tre pilastri chiave: la forza di un mercato del lavoro che spinge il reddito delle famiglie, un settore dei servizi — con il turismo in testa — che opera a pieno regime e la continua attuazione dei fondi europei Next Generation EU, che sostengono gli investimenti. Questa struttura economica, meno dipendente dalla manifattura globale, ha fornito alle banche spagnole un mercato interno resiliente, isolando parzialmente i loro portafogli di credito dalla debolezza del nucleo europeo e conferendo ai loro utili una solidità che i mercati internazionali spesso sottovalutano.
La Normalizzazione Monetaria: la Fine dell’Espansione Facile
L’ambiente della politica monetaria è stato l’altro grande catalizzatore. Dopo un ciclo di tagli dei tassi iniziato nel 2024, la BCE ha adottato una posizione di pausa, stabilizzando il suo tasso sui depositi al 2,00%. Ciò ha portato a una maggiore prevedibilità, ma ha anche posto fine all’era di espansione esplosiva dei margini.
L’Euribor a 12 mesi, indice di riferimento per il vasto portafoglio ipotecario spagnolo, si è stabilizzato in un corridoio del 2,1%-2,2%. Sebbene lontano dai picchi del 2023, questo livello è ancora sufficiente a sostenere un margine di interesse sano. La fase di guadagni straordinari derivanti dalla rapida rivalutazione degli attivi si è conclusa, ma il nuovo equilibrio evita una brusca contrazione dei margini. Con le prospettive di inflazione ancorate all’obiettivo del 2% della BCE, lo scenario dei tassi diventa più prevedibile, consentendo agli istituti di pianificare in un quadro di maggiore certezza.
Bilanci Solidi per Famiglie e Imprese
La solidità del sistema si basa sul miglioramento della salute finanziaria della sua base di clienti. I rapporti della Banca di Spagna confermano che sia le famiglie che le imprese hanno rafforzato i loro bilanci, riducendo i loro livelli di indebitamento a minimi storici. Questo processo di deleveraging, combinato con il miglioramento dell’occupazione, è il fattore critico che spiega l’eccellente qualità degli attivi del settore e i suoi bassi tassi di morosità. Tuttavia, l’autorità di vigilanza continua a segnalare la vulnerabilità del settore pubblico, il cui elevato debito rappresenta ancora un rischio sistemico a lungo termine.
Anatomia di un Anno Record: Analisi della Performance del Settore
Il Margine di Interesse: un Motore al suo Apice
Il margine di interesse è stato il motore indiscusso degli utili record. Nella prima metà del 2025, le sei maggiori banche del paese hanno registrato un utile combinato di 17,086 miliardi di euro. Tuttavia, i risultati del terzo trimestre rivelano già una chiara moderazione. Istituti come CaixaBank e Bankinter hanno riportato cali su base annua nel loro margine di interesse accumulato, confermando che lo slancio massimo della rivalutazione del portafoglio crediti è ormai alle spalle.
Un elemento cruciale in questa storia è stata la gestione del passivo. I grandi istituti spagnoli hanno applicato un trasferimento lento e parziale dell’aumento dei tassi ai depositi, proteggendo in modo significativo i loro margini. Mentre concorrenti più piccoli e neobanche hanno lanciato offerte aggressive, i leader di mercato hanno mantenuto una notevole disciplina dei prezzi. Questo divario nella remunerazione, più pronunciato che in altri mercati europei, è stato un fattore di differenziazione chiave e un contributo fondamentale all’eccezionale redditività del settore.
Oltre gli Interessi: la Necessità Strategica delle Commissioni
Con la prevedibile stabilizzazione del margine di interesse, i ricavi da commissioni sono diventati un pilastro strategico per la sostenibilità futura. Gli istituti hanno dimostrato un forte dinamismo in questo settore, spinto dalla gestione patrimoniale, dalle assicurazioni e dai sistemi di pagamento. I risultati del 2025 sono una chiara testimonianza di questo sforzo: Banco Santander ha raggiunto un fatturato record da commissioni (+4%), Bankinter ha registrato un notevole aumento del 10,6% e CaixaBank ha visto questa voce crescere del 5,7%. Questi dati evidenziano una svolta strategica di successo per diversificare le fonti di reddito e ridurre la dipendenza dai tassi di interesse.
Qualità degli Attivi: la Solidità delle Fondamenta
Il ciclo di utili record è stato costruito su bilanci di qualità eccezionale. Il tasso di crediti deteriorati (NPL) del settore si mantiene a minimi storici, con rapporti intorno al 2,2%-2,3% per istituti come CaixaBank e Unicaja. Questa robustezza è rafforzata da elevati rapporti di copertura e da un costo del rischio contenuto. Inoltre, la Banca di Spagna ha confermato che gli standard di concessione dei prestiti non si sono allentati, indicando una disciplina prudente che mitiga i rischi futuri.
Eccellenza Operativa: il Vantaggio Competitivo dell’Efficienza
Il settore bancario spagnolo si colloca tra i più efficienti d’Europa, un risultato frutto di un decennio di consolidamento e di una scommessa decisa sulla tecnologia. I rapporti di efficienza (cost/income ratio) presentati nel 2025 ne sono la prova: Santander ha riportato un rapporto del 41,3%, CaixaBank del 39,2% e Bankinter del 36,2%.
Questa efficienza non è un fenomeno congiunturale, ma un vantaggio competitivo strutturale. È un vero e proprio fossato difensivo che consente alle banche spagnole di sopportare meglio la compressione dei margini e di assorbire i costi normativi, come l’imposta sulle banche, rispetto ai loro rivali europei. Man mano che il contesto diventerà più impegnativo, la capacità di mantenere una struttura dei costi ottimizzata diventerà il principale fattore di differenziazione per sostenere la redditività.
I Titani dell’Ibex: un’Analisi Comparativa dei Leader Bancari
La performance aggregata del settore si riflette nei solidi risultati individuali dei suoi principali attori, ognuno con un proprio focus strategico.
Banco Santander
- Performance: Con un utile record di 10,337 miliardi di euro fino a settembre (+11%) e un RoTE del 16,1%, Santander capitalizza la sua scala globale. La sua diversificazione geografica funge da ammortizzatore, mentre i ricavi record da commissioni e un rigoroso controllo dei costi spingono la redditività.
- Strategia: Il focus è sulla trasformazione digitale e su una politica aggressiva di remunerazione degli azionisti, con l’obiettivo di distribuire un minimo di 10 miliardi di euro in dividendi e riacquisti a valere sui risultati del 2025 e 2026.
BBVA
- Performance: Ha raggiunto un utile record di quasi 8 miliardi di euro fino a settembre (+4,7%), spinto da una forte crescita del margine di interesse e delle commissioni. Il Messico rimane il gioiello della corona e il principale motore di profitto del gruppo.
- Strategia: L’istituto continua a puntare sulla sua leadership nei mercati emergenti ad alta crescita e sull’innovazione digitale. L’evento strategico dell’anno è stato il fallito tentativo di OPA ostile su Banco Sabadell, che ha ridefinito il panorama competitivo e ha posto l’accento sulla sua capacità di generare valore in modo organico.
CaixaBank
- Performance: In qualità di leader del mercato nazionale, ha ottenuto un utile di 4,397 miliardi di euro (+3,5%). Dimostra una grande forza operativa con un ROE del 15,2% e uno dei migliori rapporti di efficienza del settore (39,2%). Compensa la pressione sul margine di interesse con una solida crescita delle commissioni e un notevole dinamismo nella concessione di crediti.
- Strategia: La sua strategia si basa sul consolidamento del suo dominio in Spagna, facendo leva sulle sue quote di mercato leader nei depositi, nei fondi e nelle assicurazioni. La bancassicurazione e la gestione patrimoniale sono fondamentali per il suo futuro.
Banco Sabadell
- Performance: Ha presentato un utile di 1,262 miliardi di euro fino ad agosto (+11%) e un RoTE del 15,1%. In una mossa chiave nel contesto dell’OPA di BBVA, ha aumentato il suo obiettivo di remunerazione degli azionisti per il 2025, mostrando fiducia nel suo piano aziendale.
- Strategia: Dopo aver respinto l’offerta di BBVA, il management è sotto un’intensa pressione del mercato per eseguire il suo piano in solitaria, incentrato sulla sua franchise di PMI in Spagna e sul consolidamento della sua filiale britannica, TSB.
Bankinter
- Performance: Si consolida come la banca più redditizia del sistema, con un utile di 812 milioni di euro (+11%) e un RoTE record del 19,4%. La sua performance si basa su una forte crescita delle commissioni e sul successo della sua diversificazione geografica e di business.
- Strategia: Segue un modello di nicchia, incentrato su clienti ad alto patrimonio e imprese. La sua espansione internazionale di successo in Irlanda e Portogallo le fornisce un nuovo e potente vettore di crescita.
Unicaja Banco
- Performance: Ha realizzato un utile di 503 milioni di euro fino a settembre (+11,5%), superando il suo obiettivo per l’intero anno con tre mesi di anticipo. Si distingue per la sua solida posizione di capitale, con uno dei rapporti CET1 più alti del settore (16,2%).
- Strategia: La gestione è focalizzata sul completamento dell’integrazione post-fusione con Liberbank e sul miglioramento dell’efficienza nelle sue regioni di origine. La sua solida posizione di solvibilità è il suo principale segno distintivo.
Tabella 1: Indicatori Finanziari Chiave delle Principali Banche Spagnole (9M 2025)
| Banca | Utile Netto (Mln €) | Var. annua (%) | Margine di Interesse (Mln €) | RoTE (%) | Rapporto CET1 (%) | Rapporto NPL (%) | Cost/Income Ratio (%) |
| Santander | 10.337 | +11,0 | 33.816 | 16,1 | 13,1 | 3,05 | 41,3 |
| BBVA | 7.978 | +4,7 | 19.920 (stima) | ~22,0 (previsione) | 13,09 (1T) | 3,4 (globale) | N/D |
| CaixaBank | 4.397 | +3,5 | 7.957 | 15,2 | 12,4 | 2,3 | 39,2 |
| Sabadell | 1.262 (ad Ago.) | +11,0 | N/D | 15,1 | 13,3 (1T) | 2,81 | N/D |
| Bankinter | 812 | +11,0 | 1.667 | 19,4 | 12,94 | 2,1 (globale) | 36,2 |
| Unicaja | 503 | +11,5 | 1.117 | 9,7 (1T) | 16,2 | 2,2 | 45,6 (1T) |
Nota: I dati si riferiscono ai primi nove mesi del 2025, salvo diversa indicazione. I dati di BBVA e Sabadell potrebbero non essere direttamente confrontabili a causa della disponibilità dei dati. Il RoTE di BBVA è una previsione della banca stessa. N/D = Non disponibile nelle fonti consultate.
Il Contesto Europeo: il Paradosso tra Redditività e Solvabilità
Il Premio di Redditività
La redditività del settore bancario spagnolo non è solo alta, ma si distingue nettamente nel confronto europeo. I dati dell’Autorità Bancaria Europea (EBA) mostrano che il RoE degli istituti spagnoli ha raggiunto il 15,1% nel secondo trimestre del 2025, ben al di sopra della media europea del 10,7% e più del doppio di quella di giganti come la Germania (7,3%) e la Francia (7,0%). Questo premio è il risultato di un modello di business più sensibile ai tassi, di un’efficienza operativa superiore e di un contesto macroeconomico più favorevole.
Lo Sconto di Solvabilità
L’altro lato della medaglia è una posizione di solvibilità strutturalmente inferiore. Il rapporto di capitale di massima qualità (CET1) delle banche spagnole si attesta al 13,04%, al di sotto del 16,05% aggregato per gli istituti significativi vigilati dalla BCE. Questo divario si spiega con requisiti normativi storicamente meno esigenti e un modello di business incentrato sul credito a privati e PMI, che comporta una maggiore densità di attivi ponderati per il rischio. Ciò crea un dilemma strategico: una maggiore leva finanziaria consente di generare una redditività superiore, ma a costo di un minore cuscinetto di capitale, il che penalizza la loro valutazione sui mercati.
Tabella 2: Settore Bancario Spagnolo vs. Omologhi dell’Eurozona (Dati 2025)
| Indicatore | Spagna | Media UE | Germania | Francia | Italia |
| Return on Equity (RoE) | 15,1% (2T) | 10,7% (2T) | 7,3% (2T) | 7,0% (2T) | 16,4% (2T) |
| Rapporto CET1 | 13,04% (1T) | 16,05% (1T) | 16,43% (1T) | 16,06% (1T) | 15,95% (1T) |
| Rapporto NPL | 2,6% (2T) | 1,8% (2T) | N/D | N/D | N/D |
Fonte: EBA, BCE. I dati si riferiscono al trimestre indicato del 2025.
Affrontare i Venti Contrari: Rischi Futuri e Oneri Normativi
L’Ombra Permanente dell’Imposta sulle Banche
Il principale vento contrario è, senza dubbio, l’onere fiscale. Il prelievo temporaneo è stato sostituito da una nuova imposta permanente sul margine di interesse e sulle commissioni. Questa misura rende la Spagna un’anomalia in Europa, essendo l’unica grande giurisdizione con un’imposta specifica di questo tipo. Il settore ha risposto con un rifiuto unanime, sostenendo che danneggia la competitività e riduce la capacità di finanziamento dell’economia. Organismi come il FMI e la BCE hanno appoggiato questa posizione, avvertendo dei suoi effetti negativi. Questa imposta non è solo un costo, ma un fattore strutturale che introduce una significativa incertezza normativa e pesa sulle valutazioni.
Lo Spettro della Compressione dei Margini
La seconda grande sfida è la prevedibile compressione del margine di interesse. Con il ciclo di politica monetaria della BCE che ha raggiunto il suo apice, il principale motore degli utili recenti è destinato a indebolirsi. Inoltre, è probabile che la concorrenza per i depositi si intensifichi, costringendo gli istituti a migliorare la remunerazione del passivo e a comprimere ulteriormente i margini. In questo nuovo contesto, la capacità di generare ricavi da commissioni e di mantenere un ferreo controllo dei costi diventerà ancora più critica.
Il Trilemma del Capitale
Nonostante la solida redditività, le autorità di regolamentazione si stanno già muovendo per rafforzare la resilienza del sistema. La Banca di Spagna ha annunciato l’attivazione di una riserva di capitale anticiclica che le banche dovranno costituire progressivamente. Questo requisito crea una collisione di priorità per le banche, che devono navigare in un difficile trilemma:
- Azionisti: Mantenere le generose politiche di remunerazione (dividendi e riacquisti).
- Regolatori: Rispettare i crescenti requisiti di capitale.
- Governo: Pagare la nuova imposta permanente che sottrae una parte significativa degli utili.
Questo equilibrio sarà gestibile finché la redditività si manterrà a livelli record. Tuttavia, in un futuro contesto di minori utili, gli istituti si troveranno di fronte a decisioni difficili che probabilmente comporteranno una moderazione della remunerazione degli azionisti per raggiungere gli obiettivi di capitale.
Prospettive Strategiche
Il 2025 sarà ricordato come l’apice della redditività per il settore bancario spagnolo. Tuttavia, il settore si trova a un punto di svolta. I venti ciclici favorevoli si stanno esaurendo, mentre i venti strutturali contrari, in particolare l’imposta permanente, si intensificano. L’era della crescita facile degli utili è finita.
Per il 2026 e gli anni a venire, si delineano tre imperativi strategici ineludibili:
- Diversificazione dei Ricavi: Una spinta accelerata verso attività generatrici di commissioni non è più un’opzione, ma una necessità per compensare la pressione sul margine di interesse.
- Disciplina nell’Allocazione del Capitale: I team di gestione affronteranno un intenso scrutinio sulla loro capacità di bilanciare i pagamenti agli azionisti con la necessità di costruire riserve normative in un ambiente meno redditizio.
- Difesa e Adattamento: Il settore deve continuare a battersi per un quadro fiscale più razionale, adattando al contempo i propri modelli di business per operare in modo efficiente sotto il nuovo regime.
Per gli investitori, la tesi di investimento nel settore bancario spagnolo è cambiata. Non è più una semplice scommessa sull’aumento dei tassi. È diventata una valutazione più sfumata della capacità del management di navigare la compressione dei margini, generare capitale nonostante un’imposta punitiva e mantenere l’eccellenza operativa. La capacità del settore di difendere la sua elevata redditività di fronte a queste sfide sarà la prova definitiva della sua resilienza e della sua acume strategico.







